scuola di pesca

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TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SULLA PESCA IN MARE DALLA SPIAGGIA

venerdì 4 marzo 2011

LA SPIGOLA


Breve descrizione della specie

Per la scienza nota come Dicentrarchus labrax, la Spigola è un pesce dalle abitudini gregarie durante i primi anni di vita che tende via via ad un comportamento solitario da adulto. Ama frequentare durante le mareggiante i frangiflutti ed i moli, zone in cui le onde frangendosi formano schiuma, spesso avvicinandosi moltissimo alla riva (in queste condizioni spesso sotto all’onda possono vedersi grossi esemplari che addirittura nuotano sotto al bagnasciuga e tendono agguati tra la schiuma a piccoli pesci). Abituale frequentatrice delle di foci di fiumi, lagune costiere e porticcioli riparati, dove trovano rifugio i piccoli pesci dei quali si ciba (latterini, cefali, occhiate, ecc..). E’ un pesce predatorio e molto vorace ed attacca facilmente esche artificiali che riescono a stimolare il suo istinto predatorio. La bocca è piuttosto ambia e dotata di piccoli denti presenti anche sul vomere e sulla lingua. La colorazione è argentea – dorata e presenta piccole varianti in base all’habitat che frequenta ed al regime alimentare, ovviamente si tratterà sempre della stessa specie. Sicuramente tra le specie più ambite del SurfCasting è molto diffusa in tutta Italia ed il periodo migliore per tentare di insidiarla è quello invernale, periodo in cui più facilmente si avvicina alla riva. In casi eccezionali può superare i 10 Kg di peso per il metro di lunghezza. Le carni sono pregiate.

Le Tecniche per insidiare la Spigola

Per prima cosa per la pesca alla spigola, dovete essere sicuri dello spot, dove sapete che le spigole si aggirano, non tutti gli spot sono adatti alle spigole.
Nella mia zona il posto per insidiare la spigola si chiama Torre Ruffa nel comune di Ricadi, e il porto di Tropea.
Ecco di seguito le tecniche per la sua cattura:

Spinning
Lo spinning va fatto da spiaggia, scogliera, porti, con pesci Siliconide della Ragloo, ( consiglio solo Ragloo e no altre marche, provate ma senza esito ) i migliori siliconidi sono della misura di 6 centimetri, di colore celeste sul dorso e bianchi sulla pancia, oppure testa rossa e resto bianco, per i Minnows i testa rossa sono micidiali, i più indicati sono quelli dai 7 grammi ai 10 grammi, Cucchiaini con piuma ottimi, sicuramente ci saranno altri tipi di formato e pesatura, io mi trovo bene con questi elencati, non trovo motivo prenderne altri e provarli, i siliconidi e i cucchiaini li uso con una bombarda semi affondante di 20 grammi e terminale di 2.5 metri, dello 0.20, il periodo migliore per lo spinning e l’inverno, bisogna conoscere bene gli spot adatti dove queste girovagano, chiaramente non bisogna stare sempre fermi allo stesso punto, bisogna andare a cercarle, una volta prese, bisogna prendere bene visione del posto, non si escludono i cappotti, per lo spinning il mare deve essere nelle condizioni giuste, un pò mosso, sporco, onde regolari, non si escludono altre abboccate, come per esempio il serra, le lecce, le occhiate, Lucci, etc. etc.

Lift con il vivo

Questo è il momento adatto per il lift considerando il periodo delle aguglie, di cui le spigole e i serra ne sono ghiotte, il terminale va fatto con 3 ami sempre sullo stesso filo, gli ami vanno innescati nelle parti non vitali dell’aguglia, muso e la parte della schiena a circa 2 millimetri sotto la pinna , il terminale deve essere lungo almeno 2 metri, per dare libero movimento all’aguglia, con questo sistema potrebbe abboccare anche il pesce serra che è anche il suo periodo.

Ciao Ciao
Tipico terminale uguale al Longarm, un po più corto, di circa 1.5 metri con innesco della sarda sfilettata, con l’interno avvolta verso l’esterno e legarla con filo elastico, va anche bene l’americano, la fasolare, ecc. ma attenzione vanno un pò sgallati. ( per la preparazione del terminale lo potete trovare nel forum alla sezione Terminali)

Inglese

1a ) tecnica,
1.5 metri, dello 0.14 con torpilla da 2 grammi
2 metri di terminale , in base alle condizioni del mare se opaco o chiaro dello 0.08 o dello 0.10, ( alcuni usano lo 0.12, ma io vado sul sicuro nelle abboccate ) prima di mettermi a pescare faccio la misurazione del fondo, e lo alzo a 10 - 20 centimetri dal fondo.
Questo tipo di terminale e fatto per arrivare adagio adagio sul fondo, quando il pesce si presume che mangi a galla o mezz’acqua, in considerazione del fatto che il terminale affonda lentamente quasi insieme al bigattino pasturato.
Terminale ad uso in presenza di mare piatto e assenza di corrente.
pesci da insidiare potrebbero essere, occhiate, spigole, lecce

. 2a ) Tecnica
Uguale alla prima ma con un piombino piccolo a 20 cm dall’amo in modo che arrivi prima sul fondo.
Questo tipo di terminale si usa quando con certezza si sa che il pesce incomincia a mangiare da mezz’acqua in giù, il pallino serve a far scendere un pò più velocemente il terminale.
Terminale ad uso in presenza di mare piatto e assenza di corrente.
Pesci da insidiare potrebbero essere, spigola, cefali, occhiate, saraghi, orate.

3a ) tecnica
Sempre uguale alla prima ma con cambio di torpilla da 1 grammo, + 1 grammo diviso nel terminale con varie misure di pallini piombati in ordine decrescente.
Si usa in presenza di leggera brezza, in modo che il terminale avendo ben distribuito il peso dei piombini non si abbracci al galleggiante onde evitare garbugli, il terminale arriva più velocemente sul fondo, mare con una leggera brezza e onde piccoline ma di continuo.
Pesci da insidiare potrebbero essere, spigola, cefalo, occhiata, sarago, salpa, orata

4a ) tecnica
Sostituzione della torpilla con pasturatore e nell’interno 1 torpilla di 1 grammo, terminale identico al 1°.
Si usa in caso di corrente a galla, e la pasturazione avviene a 4 metri dal fondo, questo sistema evita la pasturazione a fionda, altrimenti con la corrente il bigattino viene trasportato e depositato altrove e non nel nostro raggio di pesca.
La torpilla dentro il pasturatore lo aiuta a scendere più velocemente, anche se raramente il terminale si aggroviglia al pasturatore, ma è un rischio che si corre, per fare un’ipotesi su 30 lanci 1 potrebbe andare storto ma la tecnica è efficace, la pasturazione avviene un lancio si e un lancio no.
Pesci da insidiare potrebbero essere, spigola, orata, cefalo, sarago.

5a ) Tecnica

Uguale alla 4a tecnica, con unica di differenza che è il pasturatore a stare 10 cm dal fondo, ed il terminale deve pescare in orizzontale.
Si usa quando il pesce mangia sul fondo, e non ne vuol sapere di mangiare alto, il bigattino esce direttamente sul fondo e al passaggio dell’amo il pesce insidiato potrebbe essere, spigola, orata, cefalo.
In queste 5 tecniche come avete notato la spigola e quella che si potrebbe insidiare di più, in quanto è l’unico pesce a non avere una postazione fissa.
Nelle prime 4 tecniche la pesca si effettua sempre a 10 massimo 20 centimetri dal fondo, considerando che siamo in condizioni di una brezza leggera, il cimino della canna va lasciato fuori dall’acqua, ad un’altezza dal mare di circa 1.5 – 2 metri in modo che si ha una staccata molto piu’ veloce.

6a ) tecnica
In questa tecnica la torpilla non va inserita, ma va fatto un terminale di 2 metri con 2 grammi di piombini messi in ordine decrescente sempre a partire da 20 centimetri dall’amo, partendo con il piombino più grosso a finire al più piccolo.
Si usa principalmente in condizioni di mare un pò ondoso e sporco, e con un po di vento, in modo che il terminale arrivi molto velocemente sotto a fare il proprio dovere di pescatore, in questo caso il cimino lo tengo in acqua e la pasturazione la faccio tramite palloncino, anche se non ci sarebbero le condizioni per pasturare in quanto il mare già sporco, ma pasturando con il palloncino, raccogliamo una grande quantità pesce sotto al nostro punto di pesca.

Autori
Michele Di Bella per la parte tecnica
Francesco Tiralongo per la Biologia












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