scuola di pesca

scuola di pesca
TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SULLA PESCA IN MARE DALLA SPIAGGIA

venerdì 26 agosto 2011

LO SPINNING IN MARE

Qui da noi alle prese con le nostre spigole da mezzo kilo e oltre, si deve necessariamente rivedere un pò tutto in particolare le esche che si riducono, a minnow di 7 o 9 centimetri, ondulanti, siliconidi senza peso, chiaro che gli artificiali cosi leggeri non possono andare lontano se non trasportati nel volo da qualcosa più pesante, considerando che la spigola nella risacca preferisce cacciare vicino alla superficie o poco sotto, un piombo non è certo la situazione ideale, molto meglio un galleggiante ad acqua che, una volta riempito come si deve garantisce un buon peso pur continuando a restare a galla, nella bobina un filo dello 0.20 va più che bene, seguito da uno shock leader dello 0.25, poi girella con moschettone, galleggiante ad acqua, moschettone con girella e un terminale di almeno 2 metri dello 0.20.

Per evitare che il lungo finale si aggrovigli allo shock leader, alla fine del lancio quando il galleggiante sta per toccare l’acqua si deve assolutamente frenare la corsa della lenza appoggiando un dito sulla bobina del mulinello che sta liberando il filo.
E sempre a proposito di grovigli, è bene sapere in anticipo che siamo alle prese con una tecnica ad alto rischio di parrucche, gli infiniti recuperi consecutivi sottopongono il nylon in bobina stiramenti e torsioni continue, bisogna farsene una ragione e non prendersela più di tanto, quando parte la parrucca, l’unico rimedio è tagliare e riannodare all’altezza dello shock leader.

Ficcati gli artificiali, le girelle, i galleggianti e un pò di lenza nel piccolo zainetto si può incominciare senza fatica a scarpinare su e giù per la spiaggia.
I punti migliori senza dubbio sono quelli nell’immediate vicinanze di una foce, ma la regola non è assoluta si può avere qualche buona abboccata anche parecchi centinaia di metri più in la, sconfinando si possono avere delle abboccate anche da qualche scogliera o alle imboccature dei porti.
Per quanto riguarda il recupero, è importante che l’artificiale proceda a velocità spedita, soprattutto se nuota tra la schiuma, diversamente con le onde influenzerebbe troppo il movimento fino a trasportarlo come un corpo morto, facendogli perdere completamente il potere di attrazione.

Che dire ancora? la ferrata al volo in superficie, con la lenza tesa è un brivido sconosciuto, a chi è abituato a pescare con la canna nel picchetto e un piombo sul fondo, una sola vale tutte le uscite a vuoto necessarie prima di incappare nel momento magico.


Autore
Michele Di Bella

1 commento:

  1. Salve, scusi la domanda: lei è lo stesso autore di www.ipescatori.com ? Perchè quel sito a quanto sembra non è aggiornato da molto e alcune parti non si leggono o mancano immagini. Grazie.

    RispondiElimina