scuola di pesca

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TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SULLA PESCA IN MARE DALLA SPIAGGIA

venerdì 4 marzo 2011

ORATA ( SPARUS AURATA )



L’Orata è un pesce grufolatore, appartenente alla famiglia degli Sparidi, il corpo, un po affusolato, si distingue dagli altri pesci da quella macchia nera all’altezza delle branchie, e dalla parte d’orata posta sopra il muso a livello degli occhi, da cui prende il nome di Orata, la bocca con mascelle potenti e piena di placche arrotondate che servono a triturare o rompere i gusci dei molluschi in quanto ne va ghiotta, quindi come amo andate sull’acciaio.
Come tipo di pesce affermiamo che è molto sospettosa e diffidente a differenza degli altri pesci, quando è piccola si muove sempre in gruppi, da adulta e sempre solitaria, puo’ arrivare a pesare oltre i 15 kg, e la sua lunghezza va oltre i 70cm, il suo abbitat naturale è un misto di scogli, sabbia e poseidonia, è un pesce di fondale che difficilmente sale a galla.
La sua profondità di pascolo si aggira attorno ai 70-80 mt di profondità, e distante dalla riva, sui 100-150 metri , anche se ogni tanto la troviamo a ridosso della spiaggia, ma sono quelle inferiori ai 3 kg.
L’orata si puo’ trovare in gran quantità anche nei porti, ma sicuramente in taglie minori, anche se ogni tanto ne capita qualcuna che supera i 2 kg, la sua maggiore attività di pascolo il quale e possibile catturarla dalla spiaggia è al sorgere del sole, a sole alto, e’ al tramonto, di notte gira poco o niente, ma non e detto che non ci siano abboccate, si puo’ catturare in quantità maggiori nei mesi caldi a partire da aprile e fino tutto settembre –ottobre, e si puo’ incontrare anche nei mesi invernali ma molto raramente, e facendo sempre attenzione alle maree, con il flusso ed il riflusso e’ il momento di maggiore attività pescosa sia per le orate che per gli altri pesci, passati i due fenomeni l’attività pescosa si riduce, ma mantenendo sempre la pescosità in fase di bassa marea, con il riflusso l’attività’ pescosa si riduce quasi a zero, quindi ripeto stare attenti alle maree.
Un consiglio che posso darvi e’: in caso di abboccata, una volta salpata a terra che non vi venga in mente di inserire le dita per slamarla, potreste farvi molto male, a causa delle sue possenti mascelle, usare lo slamatore o tagliare il filo, un altro terminale si può sempre rifare.
L’esca preferita e’ la Cozza sia sgusciata che intera, segue la Fasolara, il Cannolicchio, il Gambero, il Bibi, il Granchio, l’Americano, Muriddu, Moscardini, Arenicola.

Autore
Michele Di Bella

















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