scuola di pesca

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TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SULLA PESCA IN MARE DALLA SPIAGGIA

giovedì 3 marzo 2011

PESCA ALL'INGLESE

Tecnica di Pesca All’inglese

1a ) tecnica,
1.5 metri, dello 0.14 con torpilla da 2 grammi
2 metri di terminale , in base alle condizioni del mare se opaco o chiaro dello 0.10 o dello 0.12, ( alcuni usano lo 0.14, ma io vado sul sicuro nelle abboccate ) prima di mettermi a pescare faccio la misurazione del fondo, e lo alzo a 10 - 20 centimetri dal fondo.
Questo tipo di terminale e fatto per arrivare adagio adagio sul fondo, quando il pesce si presume che mangi a galla o mezz’acqua, in considerazione del fatto che il terminale affonda lentamente quasi insieme al bigattino pasturato.
Terminale ad uso in presenza di mare piatto e assenza di corrente.
pesci da insidiare potrebbero essere, occhiate, spigole, lecce.

2a ) Tecnica
Uguale alla prima ma con un piombino piccolo a 20 cm dall’amo in modo che arrivi prima sul fondo.
Questo tipo di terminale si usa quando con certezza si sa che il pesce incomincia a mangiare da mezz’acqua in giù, il pallino serve a far scendere un pò più velocemente il terminale.
Terminale ad uso in presenza di mare piatto e assenza di corrente.
Pesci da insidiare potrebbero essere, spigola, cefali, occhiate, saraghi, orate.

3a ) tecnica
Sempre uguale alla prima ma con cambio di torpilla da 1 grammo, + 1 grammo diviso nel terminale con varie misure di pallini piombati in ordine decrescente.
Si usa in presenza di leggera brezza, in modo che il terminale avendo ben distribuito il peso dei piombini non si abbracci al galleggiante onde evitare garbugli, il terminale arriva più velocemente sul fondo, mare con una leggera brezza e onde piccoline ma di continuo.
Pesci da insidiare potrebbero essere, spigola, cefalo, occhiata, sarago, salpa, orata

4a ) tecnica
Sostituzione della torpilla con pasturatore e nell’interno 1 torpilla di 1 grammo, terminale identico al 1°.
Si usa in caso di corrente a galla, e la pasturazione avviene a 4 metri dal fondo, questo sistema evita la pasturazione a fionda, altrimenti con la corrente il bigattino viene trasportato e depositato altrove e non nel nostro raggio di pesca.
La torpilla dentro il pasturatore lo aiuta a scendere più velocemente, anche se raramente il terminale si aggroviglia al pasturatore, ma è un rischio che si corre, per fare un’ipotesi su 30 lanci 1 potrebbe andare storto ma la tecnica è efficace, la pasturazione avviene un lancio si e un lancio no.
Pesci da insidiare potrebbero essere, spigola, orata, cefalo, sarago.

5a ) Tecnica
Uguale alla 4a tecnica, con unica di differenza che è il pasturatore a stare 10 cm dal fondo, ed il terminale deve pescare in orizzontale.
Si usa quando il pesce mangia sul fondo, e non ne vuol sapere di mangiare alto, il bigattino esce direttamente sul fondo e al passaggio dell’amo, il pesce insidiato potrebbe essere, spigola, orata, cefalo.
In queste 5 tecniche come avete notato la spigola e quella che si potrebbe insidiare di più, in quanto è l’unico pesce a non avere una postazione fissa.
Nelle prime 4 tecniche la pesca si effettua sempre a 10 massimo 20 centimetri dal fondo, considerando che siamo in condizioni di una brezza leggera, il cimino della canna va lasciato fuori dall’acqua, ad un’altezza dal mare di circa 1.5 – 2 metri in modo che si ha una staccata molto piu’ veloce.

6a ) tecnica
In questa tecnica la torpilla non va inserita, ma va fatto un terminale di 2 metri con 2 grammi di piombini messi in ordine decrescente sempre a partire da 20 centimetri dall’amo, partendo con il piombino più grosso a finire al più piccolo.
Si usa principalmente in condizioni di mare un pò ondoso e sporco, e con un po di vento, in modo che il terminale arrivi molto velocemente sotto a fare il proprio dovere di pescatore, in questo caso il cimino lo tengo in acqua e la pasturazione la faccio tramite palloncino, anche se non ci sarebbero le condizioni per pasturare in quanto il mare già sporco, ma pasturando con il palloncino, raccogliamo una grande quantità di pesce sotto al nostro punto di pesca.

Pasturazione con il palloncino
La pasturazione con palloncino, è una tecnica inventata da me è con molte soddisfazioni di cattura, si potrebbe fare anche in condizioni di mare piatto, ma non c’e’ ne motivo, perché in quelle condizioni il bigattino deve scendere adagio sul fondo, conviene sempre con mare sporco e un po mosso.
Si prende un palloncino di quelli che si usano per i compleanni, si inserisce un piombo a perdere, una pietra, candele di auto, o qualcosa di pesante, ( io opto per il piombo da 200 grammi a siluro) una volta inserito il piombo, si inseriscono i bigattini, con un po di farina, all’uscita del palloncino inserisco un piccolo tubicino di canna di 3 cm ma largo da far passare il dito indice, e butto in zona dove piu’ o meno andra a cadere il terminale, ed il gioco e fatto.
Qualcuno potrebbe pensare che non va a fondo, errato, una volta lanciato in acqua il palloncino è senza aria, per effetto del peso di 200 grammi e il contenuto dentro, va a fondo una volta in acqua avendo lasciato il buco aperto incomincia ad entrare acqua, questo porta che il palloncino una volta arrivato sul fondo ed avendo l’acqua all’interno il bigattino insieme alla farina esce lentamente ed e’ libero di muoversi sul fondo, il suo compito e di raggruppare più pesce possibile, sia per la cattura e sia per il divertimento.

P.S. chi effettua la pesca all’Inglese, deve partire dal presupposto che ci vuole tanta pazienza, è una buona dose di tecnica, pesca che si differenzia molto dagli altri tipi di pesca, voglio solo dire che per guadinare un pesce ci vuole tanta pazienza, tanta calma e tanto sangue freddo, non avere mai fretta di salparlo subito, lo perdereste sicuramente perché state effettuando una pesca con terminali molto sottili, quindi calma, pazienza e sangue freddo.
Un ultima cosa, al palloncino va legato del filo per poi poterlo recuperare a pesca finita, lasciate il mare sempre pulito e lo ritroverete come lo avete lasciato.

Autore
Michele Di Bella





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